giovedì 27 ottobre 2016

Step 06 - il magnolia nella scienza

Un altro step che mi ha fatto graffiare la testa per trovare qualche soluzuione.
Come fa il color magnolia ad “entrare” in una cosa astratto (o no) come la scienza? – grazie alla teoria d
ei sei gradi di separazione ovviamente!
E’ una teoria  (oppure
un'ipotesi( secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari.
E tramite questa teoria sono caduti nella rete del cacciatore (il mio professore) 2 fatti molto interessanti, collegati sempre alla magnolia e la scienza:

1)      Una ricerca ha mostrato che il profumo del magnolia ha un unico ‘sex appeal’!
Conclusione – I risultati hanno mostrato che l’hedione’ (la sostanza che fa lodore del magnolia) attiva aree cerebrali nel sistema limbico - che sono associati con la memoria, le emozioni e la motivazione - significativamente più che l'alcool phenylethyl.
Allo stesso modo, anche attivato una regione ipotalamica specifica, che è associato con il controllo del comportamento sessuale, più forte nelle donne che negli uomini.
Se inventassero qualche profume, dovrebbe essere almeno in uno dei colori del fiore proprio (si guarda la foto)




2)      il colore indesiderato (??)
Nella medicina tradizionale giapponese, i fiori chiusi del magnolia servono per il trattamento anti alergico contro la rinite.
Questa informazione ha portato i ricercatori britannici a volersi sviluppare una crema di cura della pelle a causa di effetti anti-infiammatori del magnolie.
Tuttavia, c’è una domanda dei consumatori per un prodotto incolorato (peccato...), cioè estrare il colore verde dei fiori. Quindi è stato proposto di produrre il materiale dai petali bianchi necessari e giungere ad un colore trasparente.
E qui si pone la domanda da un milione di dollari: anche questi fiori contengono il materiale desiderato?

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